Dal 6 al 27 gennaio 2019 all’Unibo sono aperte le candidature al laboratorio di scrittura creativa collettiva e meticcia che ha per tema Porti sbarrati, pagine aperte. Respingere l’altro? Per candidarsi occorre utilizzare l’apposito form on line. Il laboratorio è gratuito. La scelta dei 35 partecipanti alla classe terrà conto delle culture / lingue di provenienza degli allievi e dell’uso pieno dell’italiano scritto. Il Laboratorio è un progetto in collaborazione fra il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna e l’Associazione Eks&Tra e si propone di offrire un sapere spendibile per una cittadinanza in trasformazione.

 Il Laboratorio si articola in 8 incontri, a partire dal 15 febbraio 2019, tesi a una creatività collettiva, che avvicini identità autoctone e presenze straniere, con la preziosa collaborazione come tutor del noto scrittore Wu Ming 2. Per favorire una reale conoscenza delle diverse culture attraverso relazioni e contaminazioni, una parte degli iscritti sarà costituita da migranti e/o profughi anche non iscritti all’università, la cui accettazione verterà sulla conoscenza adeguata della lingua italiana e sugli aspetti motivazionali che garantiscano di portare a termine il percorso.

 Il Mediterraneo, da sempre culla dell’umanità, spazio aperto agli scambi e agli incontri, è divenuto una immensa tomba a causa di una politica disumana, frutto della guerra di esclusione che la Fortezza Europa sta combattendo, in nome dell’egoismo e del razzismo, contro migranti in fuga da violenze e povertà indotte dal neocolonialismo. I porti, da millenni città rifugio per offrire approdo e salvezza, favorendo scambi commerciali, ma anche di lingue, abitudini, storie, sono diventati baluardo per respingere “invasioni” indesiderate. Pure sulla terraferma, le politiche migratorie delle nazioni europee, come in altri luoghi del mondo, tendono ad erigere muri e ostacoli contro la proclamata necessità di scambi tra individui e culture.

Gli esercizi narrativi del Laboratorio di scrittura interculturale, vogliono perciò rispondere alla necessità di mantenere aperti e attivi quei nodi di dialogo e di scambio, oltre ogni barriera, e offrirsi come luogo per sperimentare nuove comunità, attraverso lo sviluppo condiviso di storie, racconti, narrazioni per superare gli stereotipi negativi delle migrazioni, che dalle origini coinvolgono l’intera umanità.

Il laboratorio si svolge nell’Aula GUGLIELMI del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica (Via Zamboni, 32, primo piano) secondo il seguente calendario: 

  • venerdì 15 febbraio dalle 15 alle 19
  • venerdì 22 febbraio dalle 15 alle 19
  • venerdì 1 marzo dalle 15 alle 19
  • venerdì 8 marzo dalle 15 alle 19
  • venerdì 15 marzo dalle 15 alle 19
  • venerdì 22 marzo dalle 15 alle 19
  • venerdì 29 marzo dalle 15 alle 19
  • venerdì 12 aprile dalle 15 alle 19

E’ possibile che si rendano necessari ulteriori due incontri per la rifinitura dei testi, che verranno calendarizzati successivamente.

Scopo del Laboratorio è costruire racconti collettivi di taglio interculturale, connotati da riconosciuta capacità espressiva sul piano tematico e della resa scrittoria, che verranno raccolti e pubblicati online per cura e sul sito di Eks&Tra. 

I programmi, il materiale e le fotogallery dei laboratori precedenti sono disponibili sul sito dell’Associazione Eks&Tra http://eksetra.net/

I volumi che raccolgono i testi elaborati negli ultimi anni, sono liberamente accessibili in formato .pdf o .epub sempre sul sito dell’Associazione, nella sezione Libreria http://eksetra.net/libreria/

Gli incontri mirano a dar vita a comunità conversazionali, a una creatività collettiva, favorendo processi di incontro e contaminazione, attraverso narrazioni che esprimono temi trasversali e problemi vivi nella cronaca del presente. Il Laboratorio si prefigge una collaborazione di voci disposte a confrontarsi, costruendo i possibili percorsi di un futuro meticcio, aprendosi alle voci di chi emigra, avvicinandole e scambiandole con le nostre. La rinuncia ad un esclusivo punto di vista, attiva la capacità di sintonizzarsi sulle logiche dell’altro, favorendo altre chiavi di lettura, altre costruzioni di senso, spingendo ad una intelligente flessibilità immaginativa, nella pratica della intercultura.  L’obiettivo è, dunque, dar vita a comunità conversazionali, a una creatività collettiva, che avvicini identità autoctone e presenze straniere e favorisca l’incontro e la contaminazione attraverso narrazioni che esprimono temi trasversali e problemi vivi nella cronaca del presente. 

Per ulteriori informazioni https://eventi.unibo.it/scrittura-interculturale-2019