Il progetto “Vivere l’altrove” vuole indagare la partenza dalla propria “casa” alla ricerca di un altrove dove vivere una promessa, una realizzazione, un miglioramento di vita. All’interno del progetto si svolgerà il laboratorio di scrittura interculturale “Scrivere l’altrove”, promosso da Eks&Tra-Aps, gratuito e aperto a tutti, che porterà alla creazione di nuove storie e narrative, raccontate dai diretti protagonisti e pertanto partecipate dal basso, sul vivere l’altrove.
Il risultato finale di questa ricerca saranno racconti di migrazione, una selezione dei quali verranno letti da attori e verranno diffusi o con podcast o con video da far girare sui social. Il fine è quello di ampliare la riflessione a proposito della migrazione che in questo momento è molto sbilanciata e parziale.
In questo senso il progetto coinvolge persone con diversi vissuti riguardo alla partenza da casa: naturalmente i migranti che per ragioni socio-economiche o umanitarie giungono in Italia, i
migranti italiani del secolo scorso ed i migranti di oggi (fuga di cervelli).

Date del laboratorio

sabato 3 ottobre

domenica 18 ottobre

domenica 8 novembre

domenica 22 novembre 2020

L’orario è dalle 15 alle 18.

Il laboratorio si svolge al circolo arci Accatà, via Cento 59, San Giovanni in Persiceto.

Qualora non si possa fare lezione in presenza per ulteriore emergenza Covid-19, verrà attivata una piattaforma internet per poter svolgere il laboratorio a distanza.

Per iscriversi al laboratorio di scrittura “Scrivere l’altrove” inviare mail a eksetra@libero.it con dati anagrafici, riferimenti telefonici e motivazioni.

Finalità del progetto Vivere l’altrove

“Vivere l’altrove” indaga i concetti di cittadinanza, migrazioni e identità culturali con gli strumenti del teatro, della poesia, del video; con la finalità ultima di facilitare, costruire e supportare un dibattito informato sul tema dell’immigrazione.
Si vuole costruire un percorso identitario che ricerchi e racconti il territorio come origine e meta di migrazioni, facendo emergere dalle singole storie personali i tratti comuni umani che caratterizzano questi fenomeni.

Il territorio nella Storia

La “grande emigrazione” (1876-1915) portò 1 4 milioni di italiani ad emigrare, su di un totale di 30 milioni di emigranti fino al secolo scorso. L’emigrazione europea è sempre stata
dominante, salvo il decennio 1891/00 nel quale è quasi raggiunta da quella extraeuropea. In Emilia-Romagna i migranti sono soprattutto maschi nel periodo prebellico, mentre
successivamente aumenta il flusso femminile.
Il fenomeno dell’emigrazione italiana è arrivato fino a noi, tramite lettere ed esperienze raccolte in libri, foto e film. La Biblioteca di S. Giovanni in Persiceto raccoglie nel suo archivio un fondo di lettere di emigrati italiani tra 800 e 900.

Il territorio oggi

Gli immigrati regionali provengono da 170 Paesi, sono 538 mila residenti stranieri, hanno un’età media di 34 anni e sono in prevalenza donne. Quasi un quinto (1 1 4.000) dei residenti
stranieri sono minori, perlopiù nati in Italia.
L’Emilia-Romagna è la prima regione in Italia per numero di cittadini di origine straniera sul totale della popolazione residente.
Gli stranieri residenti sono cresciuti di 7 mila unità (+1 ,4%, 201 7 su 201 6), con prevalenza di origine comunitaria. I “nuovi” cittadini italiani sono stati circa 6.5 00 in meno, – 25 %.

Associazioni coinvolte

Il progetto “Vivere l’altrove” è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di cui agli artt. 72 e 73 del D.Lgs. n. 117/2017 – anno 2017 attraverso la Regione Emilia-Romagna.

Capofila Sementerie Artistiche (Crevalcore).
Partner di progetto:
Eks&Tra Aps (associazione di intercultura, San Giovanni in Persiceto)
Incontra la solidarietà (Sala Bolognese).
Partner esterni:
Circolo Arci Akkatà
Cpia (Centro per l’istruzione adulta) Metropolitano
Comune di Crevalcore
Lai Momo (cooperativa sociale attiva nei settori dell’immigrazione, della comunicazione sociale, del dialogo interculturale e dello sviluppo)
La Bussola Onlus (che persegue finalità di solidarietà sociale nei confronti di persone svantaggiate o in condizioni di disagio, con particolare riferimento alle problematiche psicologiche)
Mondo Donna (Onlus attiva nel settore dell’immigrazione e del dialogo interculturale)
Amnesty International 260 Persiceto (gruppo di San Giovanni in Persiceto)

Insegnante del laboratorio

Gassid Mohammed Hossein Hoseini è nato a Babilonia, Iraq.

Scrittore, poeta e traduttore iracheno nato a Babilonia nel 1981; dopo la laurea quadriennale a Baghdad continua gli studi a Bologna. Nel 2011 conclude la magistrale in Italianistica, per poi conseguire il dottorato nel 2015. E’ stato docente di diversi laboratori di scrittura e poesia intercultuale organizzati dalla associazione Eks&Tra.

Attualmente vive a Bologna ed è docente di lingua araba all’Università di Bologna e all’Università di Macerata.

I suoi testi sono apparsi su diverse riviste cartacee e online, e in diverse antologie. Tra le sue traduzioni dall’italiano all’arabo ha tradotto: Il corsaro nero di Emilio Salgari (Al Mutawassit), La bella estate di Cesare Pavese (Al Mutawassit), Senilità di Italo Svevo (Waraq), dall’arabo all’italiano ha tradotto: Le istruzione sono all’interno di Ashraf Fayad (Terra D’Ulivi), Marsa Fatima di Haji Jabir e Una barca per Lesbo di Nouri al Jarrah  

Ha scritto: