Timbri

 

Raccogli
le tue speranze in una valigia,

la
tua roba, i tuoi ricordi nelle viscere

e
sei pronto… ad essere marchiato…

nel
recinto del progresso. Con l’inchiostro

rosso
sangue… vai verso la libertà.

Arrivi
degno, orgoglioso, fiero,

con
il volo come unico orizzonte.

Ti
senti forte… ancora… ancora?

E
piano piano, sottilmente, chiedi scusa… / Sei vivo.

 

L’ingranaggio
della sottomissione crea eroi.

Con
la mancanza d’identità, sorgono paladini libertari,

per
combattere, cosa? / La noia.

 

Risorgi
degno, orgoglioso fiero,

con
il volo come unico orizzonte.

Ti
senti forte… ancora… ancora!

E
piano piano, sottilmente, chiedi scusa…

È
arrivato il tuo momento nella storia.

 

Dammi la mano

 

Colloca
la tua mano sopra la mia e lascia che trasmetta

la
necessità ancestrale goccia a goccia.

Che
s’infiltrino nei tuoi pori, goccia a goccia,

i
desideri, / le speranze,

gli
odi, / la rabbia,

le
necessità, / le temperature,

gli
altri.

Goccia
a goccia?

Che
si contraggano e si dilatino

i
tempi, il tempo, storie…

Goccia
a goccia.

E
allora, solo allora, / ci saremo data la mano.

Mi
dai l’altra?

 

 

 


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