Autoritratto fra il serio e il
faceto
TC "Autoritratto fra il serio e il
faceto"

 

Questa me plurima che è una sola donna

che combatte con cellule e parole

e ancor più con parole in due lingue

che sembrano gemelle ma solo son cugine

e portano all’inganno ed all’errore.

Poeta casalinga biologo

madre sola e capo di una famiglia

numerosa a forza di adozioni.

In meno di quaranta metri quadri

responsabile del vitto e del decoro

con il solo stipendio di biologo/impiegata

e non più giovanissima, anzi,

per essere giusta solo giovane dentro

ché le ossa protestano e si lagnano

a dovere e non sempre è possibile

tacitarle. Le rughe, ahimè, ormai ci sono

e tutte quelle creme “anti-età” miracolose

sono infelicemente fuori della sua portata.

Chi scrive quest’oggi così “prosastica”

forse è il biologo che vuole ogni giorno

scongiurare la morte di altre donne

con l’occhio attento e la mente chiara

e sa che dire le cose così, benché in versi,

non è poesia, Gladys Basagoitia, se non fosse

che tu poeta sia quando ami e vivi

e non purtroppo sempre quando scrivi.

 

 

I fiori che non comproTC "I
fiori che non compro"

(ahimè
poeti e “proso” questi versi)

 

Per ogni spina della tua vita vorrei donarti

un fiore

         ma
posso appena

farti arrivare un po’ di lire

poiché in Perù tu possa avere il pane

e forse un po’ di carne un po’ di latte

sorellina

ricordi le rose rosse che nostra madre amava

la tavola imbandita con le posate in più

sempre pronte per chi arrivasse (non importava chi)

senza invito e con fame arretrata?

E non c’era mai il posto vuoto e lei gioiva.

Ma se penso che lei non c’è più

e pure tu conosci la paura della cucina spenta

io sono qui a impastare insonnia e non solo per te

dipingendo i petali notturni

sulla tela commossa della luna

gli occhi spalancati

vedono passare silenti processioni

di sogni infreddoliti

         e temo
che domani al microscopio

potrei confondere le quotidiane cellule

         che
come fossero fiori passano

sotto i miei occhi

per noi è importante sorellina che oggi dorma

così che l’indomani

         svolga
senza sbagli il mio compito.

 

 

 

 


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