Ballata nel meandro del dolore TC
"Autoritratto fra il serio e il faceto"
Cielo
sereno, / giornata serena,
una passeggiata nelle profondità della
tristezza.
Visita
nel Reparto infettivo dell’ospedale,
vedere
gli ammalati di male incurabile,
visita
ad una famiglia calpestata dal dolore,
la
scomparsa della madre;
e
poi i campi di concentramento per rifugiati Rom,
dove
il sereno non esiste più.
E dentro la tristezza vive in me
come una poesia nel mio grembo.
Paralizzato
da ciò che vedo
non
riesco ad aprire la bocca.
Eccezionale giornata di tristezza
che mi ha reso muto per tutta la giornata.
E
vedo negli occhi di questo Popolo Rom
lacrime
che trasformano l’asfalto bagnato,
la
terra in fango, dove, come degli scorpioni
impantanati
regna una totale disperazione.
E la giornata passava con tutta
la sua pesantezza morale.
Nel
mio cuore solo un grido: “gloria”!
E
ogni minuto che passava m’avvolgeva
continuamente
di miseria e di dolore.
Come degli agnelli abbandonati
in questi campi non sento l’esistenza di
Dio.
Fiore
pallido / viso smorto
occhi
frantumati di dolore e lacrime.
E non basta la pietà per alleggerire
la mia tristezza.
Ora
credo che la società occidentale
ha
ingannato il mondo.
E della mia presenza; solo il mio silenzio.
Lavoro nero
Dove
lavori?
Sicuramente
nero.
Tutti,
/ facciamo dei lavori neri.
Nero
come gli extra-comunitari,
nero
come la tua terra.
Il
lavoro sporco,
duro
e umiliante.
Il
pagatore non ci regolarizza nemmeno.
E
dobbiamo mendicare
la
nostra paga che non è sufficiente;
una
paga nera, mai pulita
una
paga sporca, perché non si paga le tasse;
una
paga dalle cifre mai esatte,
una
paga che non basta mai per vivere
la nostra vita in nero.
Il
lavoro nero e stagionale,
ecco
quello fatto per il nero
e
tutto è nero in questo paese,
i
nostri protettori sono in nero,
i
ministri di Dio, anche loro in nero,
anche
l’amore è nero.
Mi
vergogno di questi lavori in nero
tutto
doloroso dentro;
perché
passiamo dei giorni perduti
della nostra vita in nero!
Quando
mai l’allegria dei nostri giorni azzurri?
Voglio
urlare, ma ho paura!
Mi
zittiranno per sempre.
Allora
lavoro in nero e basta