Io in 10 righe: Antar Mohamed Marincola

Mi chiamo Antar, il mio nome è un nome arabo, ma io sono somalo, di Mogadiscio o perlomeno quello che resta di quella città.

Vivo da anni a Bologna, dove ho studiato e dove attualmente lavoro come educatore e mediatore culturale.

Un giorno, sempre di fretta e sempre in ritardo, mentre stavo andando al corso di scrittura, all’altezza di via Zamboni, un signore mi ferma e mi chiede una sigaretta. Gli dico che fumo solo tabacco, mi chiede di fargli una sigaretta perchè non è capace, gli dico che ho fretta, mi risponde che lui non ne ha.

Quindi mi metto a fargli la sigaretta. “Dove stai andando così di fretta?”, mi chiede.

“Ad un corso di scrittura”. “Cosa stai scrivendo?”. “Nulla in particolare, non lo so, sto provando”.

Gli dò la sigaretta fatta. Lui insiste: “Ma se non sai cosa devi scrivere cosa ti serve imparare a scrivere?”.

Gli dico che non ho risposta a riguardo, ma solo domande.

Lui mi risponde che prima o poi a qualche domanda bisognerà dare risposta.

Io riprendo il cammino. Gli dico che mi chiamo Antar, ma sono somalo. “E lei signore come si chiama?”.

“Mi chiamo dubbio”.

 

 

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