Tarocchi migranti. Racconti meticci è l’ebook che raccoglie i racconti esito del laboratorio di scrittura creativa interculturale, meticcia e collettiva che si è svolto nel 2024 alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, nel corso del professor Filippo Milani e con tutor lo scrittore Wu Ming 2. Il laboratorio nasce da una idea del professor Fulvio Pezzarossa, presidente della associazione Eks&Tra.
Il tema individuato per il laboratorio 2024 è andato al cuore della questione migratoria nel contesto italiano, a partire da uno spunto assai originale. Wu Ming 2 ha selezionato alcuni termini che sono stati raccolti nel rapporto 2023 dell’Associazione Carta di Roma e dell’Osservatorio di Pavia sulla rappresentazione del fenomeno migratorio nei mass media italiani. Attraverso le combinazioni di alcuni dei termini ricorrenti utilizzati per raccontare la migrazione in Italia (come le carte dei Tarocchi rielaborate da Calvino), Wu Ming 2 è riuscito a fornire ad ogni gruppo al medesimo tempo non solo degli argomenti su cui riflettere all’interno del più ampio e variegato tema della migrazione ma anche specifici contraintes narrativi, ovvero parametri da rispettare nella stesura di ciascun racconto.
Filippo Milani
Leggendo i racconti collettivi di quest’antologia, potrete sforzarvi d’individuare a quale trittico corrispondono, tenendo conto che uno dei sette gruppi, dopo una lunga fase di ricerca comune, ha rinunciato all’obiettivo di scrivere insieme e ha prodotto due racconti individuali. A riprova del fatto che la scrittura meticcia non dà risultati certi né prevedibili, a differenza di una reazione chimica o di un ibrido tra specie diverse. Proprio questo effetto a sorpresa la rende affascinante, sovversiva, e già sappiamo che ci spingerà a sperimentarla in una nuova edizione di questo laboratorio.
Wu Ming 2
Come ben potranno vedere i nostri lettori, ancora una volta si presenta un’innegabile varietà di soluzioni dell’impostazione e dell’assetto diegetico, inteso come movimenti di scena, profilo dei personaggi, varietà di modi espressivi, che rimbalzano dalla quotidianità domestica, dal colloquio intercorso tra giovani expat, al favoloso e al fantastico, alla crew imberbe che inscena un ironico non giallo, al controcanto di una singolare narrazione auto-etnografica, allo sguardo rivolto a fragili rapporti interfamiliari, per approdare allo sconvolgente “documentario” affatto inventato, che vede altri migranti a tutto tondo non solo vittime di ingordigia ed equivoci professionali, ma trasformati in veri e propri esseri Invisibili (per utilizzare la trasparenza metaforica di un altro racconto), data l’incredibile sorte delle povere figure costrette a essere sepolte vive nei vecchi bunker antiatomici della linda e ordinata Svizzera.
Fulvio Pezzarossa
ISBN 978-88-941823-9-2
ISSN 1828-8391
Edizione fuori commercio
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