Io in dieci righe: Ada Maria De Angelis
Le hanno dato il nome di sua nonna paterna, come si usa fare al sud, ad Avellino, dove è nata ventisei anni fa. Ada Maria De Angelis. Ha sempre pensato fosse un nome impegnativo, poco adatto a una bimba timida, con gli occhiali tondi. Non le piaceva, il suo nome, fino a quando non ha scoperto che Ada è palindromo e che, tolta Maria e prese le iniziali, si ottiene di nuovo Ada. In quel momento ha sentito di amare le parole, ma sa bene che è un sentimento non corrisposto. Porta il meridione sulla sua pelle olivastra, color cioccolato 60% e spesso viene scambiata per straniera ma basterebbe ascoltare la sua cadenza per dipanare ogni dubbio. Le colline dove è nata erano di una taglia troppo piccola per lei e ha deciso presto di esplorare la Capitale del Mondo per poi finire sotto i portici di Bologna, di cui è già infatuata soprattutto perché le risparmiano di aprire i detestati ombrelli.
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